Umanità Nova n.22 del 20 giugno 2010


Ed eccoci con il consueto appuntamento con Umanità Nova, in questo caso con il n.22, l'ultimo disponibile on-line. Questi gli articoli che ho selezionato per voi oggi, mentre il resto può essere letto direttamente a partire dal sommario:
  • In Campania o nel Guangdong? Accordo FIAT a Pomigliano d'Arco
    Mentre sabato 12 giugno le televisioni mandavano in onda gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda che coinvolge lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, a qualcuno potrebbe improvvisamente essere venuto in mente il libro di Naomi Klein Shock economy, nel quale è descritto come il capitalismo moderno approfitti delle grandi catastrofi che colpiscono l’umanità per imporre sempre più ferocemente il proprio dominio.
    Nel caso di Pomigliano il paragone potrebbe apparire eccessivo, una forzatura. È indubbio però che nel nostro Paese, così come in tutta l’Europa, con la motivazione della crisi economica globale, il capitale stia introducendo una serie di mutamenti strutturali destinati nel breve termine a modificare, ovviamente in peggio, le condizioni di vita e la stessa esistenza delle classi subalterne. E questo senza incontrare una resistenza degna di questo nome da parte di un mondo del lavoro oramai stremato dalla disoccupazione.
  • Roma: la febbre della domenica sera. Aggressione fascista alla Garbatella
  • Le scuole in agitazione Blocco degli scrutini
    Intense le mobilitazioni dei lavoratori della scuola in questo periodo. L'anno scolastico appena trascorso ha visto attuata definitivamente la riforma nella scuola primaria e media, con la progressiva messa a regime degli effetti dei tagli provocati dalla riduzione del tempo pieno, del tempo scuola e dal maestro unico. Contemporaneamente c'è stata l'approvazione della riforma della secondaria, con quello che diventerà realtà entro un mese: cancellazione di posti di lavoro per i precari, individuazione di esubero per il personale di ruolo; il tutto in uno scenario di scuola ridisegnata all'insegna dell'impoverimento generale delle risorse economiche, delle ore di insegnamento e della già risibile "qualità". Gli effetti combinati delle riforme e dei tagli previsti dalle disposizioni economiche e finanziarie porteranno in ogni provincia italiana di media grandezza alla sparizione di circa trecento posti di lavoro tra personale docente e non docente.
  • Italia stato canaglia
  • Libertà vo cercando...
  • Una Cernobyl occidentale
Vi propongo anche una sorta di speciale, alla maniera di Umanità Nova, sui mondiali sudafricani: Tutto in nome del bel profitto e Al di là dello spettacolo: la ribellione dei poveri
Dulcis in fundo le mozioni approvate al convegno nazionale della Federazione Anarchica Italiana tenutasi in quel di Torino tra il 12 e il 13 giugno.