Pubblicato il
25aprile
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La politica delle reti, inserita nelle competenze comunitarie dal trattato di Maastricht in vigore dal 1993, è stata interessata a partire dalla decisione 1692/96/CE da diverse fasi di sviluppo che hanno ampliato il raggio d'azione delle cosiddette TEN-T (Trans European Network).La risposta? Si è fatta un po' attendere (19 settembre 2011):
Tra il 2002 e il 2003 il Gruppo di alto livello istituto dalla Commissione europea identifica una lista di progetti importanti per la coesione territoriale, economica e sociale. Tra questi figura il Corridoio 1 Berlino-Palermo, che connette importanti nodi europei lungo la direttrice Nord-Sud ed assume un ruolo fondamentale per le comunicazioni con l’Europa centrale ed orientale, intersecando il Corridoio 5 Lisbona-Kiev.
Il Corridoio Berlino-Palermo percorre verticalmente l’Italia, attraversando il Nord-Est a partire dal valico del Brennero e proseguendo, a circa metà percorso, lungo le regioni tirreniche, fino a giungere in Sicilia.
A seguito della presentazione della proposta della Commissione europea sul prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) si evidenziano modifiche nel percorso che, invece di partire da Berlino, dovrebbe avere inizio da Helsinki e svilupparsi lungo l'Europa con arrivo a La Valletta (Malta).
In Italia, tale percorso, incredibilmente, anziché attraversare le regioni Basilicata, Calabria e Sicilia per poi attraversare il Canale di Sicilia, nel punto più breve, per raggiungere Malta, sembrerebbe invece interrompersi all'altezza di Napoli e deviare verso Bari.
Può la Commissione europea far sapere:
- quali ragioni hanno condotto alla modifica del progetto del Corridoio 1?
- se è stato condotto uno studio che fornisca una valutazione di impatto tale da giustificare l'esclusione di Basilicata, Calabria e Sicilia dal Corridoio 1?
L’elenco dei Corridoi pubblicato nella comunicazione della Commissione sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 è puramente indicativo.Cosa è successo nel frattempo? Il Presidente della Sicilia ha provato a risolvere la situazione attraverso una lettera a Barroso(2) e si è mossa anche la Regione Calabria, mentre Matteoli e Castelli, con dichiarazioni tendenti all'ottimismo, tendono a tranquillizzare l'elettorato di Basilicata, Calabria e Sicilia. Che però, anche alla luce delle dichiarazioni di Frattini forse non dovrebbe stare tanto tranquillo.
Sarà possibile stilare l’elenco definitivo dei Corridoi della rete principale solo dopo che l’applicazione del metodo di pianificazione della rete, messo a punto con il contributo di esperti e concordato con gli Stati membri, avrà permesso di determinarla in maniera definitiva.